E' quasi come percepire un lieve imbarazzo e una gioia simultanea, sedersi davanti al pc, inserire la password che apre le pagine personali del proprio blog.
La sensazione è quella di essere un intruso e per la mente divagano in seguenza le decine, centinaia, di post a cui in questi mesi non ho dato spazio, a cui non ho trovato il tempo da dedicare, come invece finalmente, inaspettatamente, riesco a fare stamane.
Roma e il suo paesino di provincia sono quasi un ricordo, sono trascorsi 9 mesi, il trasferimento è arrivato anche per il cavaliere, siamo nuovamente nella nostra amata Sicilia. Non avremmo mai pensato che un giorno ci saremmo riusciti; che avremmo venduto casa, la stessa in cui i twins hanno vissuto i loro primi due anni di vita.
Un pensiero, seppur scontato, va al detto "volere è potere". Si è così.
I twins finalmente vivono in perenne compagnia di nonni e zii, la gioia di tutti è impagabile, ma ogni giorno la mente ripercorre le abitudini romane, gli amici, le colleghe che adesso hanno altri volti, la nostalgia ha cambiato coordinate, si è invertita, vi porto nel cuore, TUTTI.
Finalmente si ritrova pure il tempo, la voglia, la necessità di leggere, di sfogliare le pagine di un libro, divorarlo in pochissimo tempo e sentirsi di nuovo in viaggio per il mondo a vivere altre vite.
"La biblioteca sull'oceano"
Ashley Hay
Giorni fa presso un supermercato Auchan, si effettuava il 15% sui libri, la mia scelta è ricaduta su questo, la prefazione mi ha colpita. Non conoscevo l'autrice, letto in due giorni, mi ha davvero catturata.
1945, fine della Guerra, la vita di chi vi ha preso parte, un medico ed un insegnate, non sarà mai più la stessa al loro rientro in patria. Quella di una giovane donna appena divenuta vedova, camminerà di pari passo con la consapevolezza dei due uomini di dover accettare il profondo e radicale cambiamento del loro essere, la difficoltà di condurre una quotidianeità che prescinda il ricordo costante dei morti in guerra. Una biblioteca sarà l'elemento comune che legherà i tre in un filo invisibile che li accompagna fino al termine della storia.
Ammetto la mia meraviglia nel leggere i dettagli del sentimento di amore tra la protagonista e il marito, si percepiscono con assoluta profondità, nonostante la Hay non descriva mai alcun episodio di sesso o simili riferimenti intimi.
L'ingenuità e la forza della piccola figlia della coppia, sarà la forza motrice per cui la donna troverà il coraggio di proseguire la propria vita senza il marito defunto, fulcro di ogni singolo momento della sua esistenza, i continui flashback sembrano a volte riportarlo in vita.
Coinvolgente la descrizione degli spazi naturali esterni, a tratti sembra sentire la brezza marina sulla propria pelle.
Come avrei potuto ancora una volta postare qualcosa che non ci riconduca al cibo?
In Sicilia, qui a Catania, se ci si lasciasse andare alle prelibatezza tipiche, "la linea" si perderebbe nel giro di una decina di giorni. Quindi meglio affidarsi ogni tanto a piatti come questo, light!
Riso venere integrale, salsa avocado e mini julienne di verdure crude
INGREDIENTI
75 gr riso venere integrale
1 avocado (piuttosto maturo)
2 carote
1/2 zucchina
alcune gocce di limone
sale
basilico (decorativo)
PREPARAZIONE
Appena il riso è cotto, privarlo dell'acqua di cotture, amalgamarlo con la salsa di avocado, infine unire le verdure.
L ho servito freddo, ottimo quindi anche come pranzo da portare in spiaggia!
Bentornata!!!
RispondiEliminaAncora una volta dai dimostrazione che volere è potere, tutti i cambiamenti, anche se fortemente voluti, richiedono tempo per portare sia il cuore che la mente alla nuova vita e con i bimbi piccoli ancor di più.....ma voi siete ritornati a "casa" e tutto sarà più facile!!!
Intanto mi segno questa sfiziosa ricetta.....
Baci
Sì Laura, proprio così, grazie infinite!!!! Sei sempre la benvenuta!!!
RispondiEliminaBen ritrovata Annalisa.... e con piattino molto estivo ed invitante, brava!!!!
RispondiEliminaGrazie cara, sei sempre la benvenuta!!!
EliminaSono contenta per voi, immagino non sia stato facile ma siete riusciti a tornare a casa, questo è ciò che conta. Gran bella ricetta, il riso venere ha un profumo fantastico! Un abbraccio!
RispondiEliminaCara, grazie, è un piacere rileggerti tra i miei commenti oltre che averti appena ritrovata nel tuo ;)
EliminaBellissimo post, carico di suggestioni personali e letterarie... per il riso venere... devo "recuperarlo", è da un po' che non lo utilizzo, in favore di altri cereali più nostrani, ma l'effetto estetico è insuperabile
RispondiEliminaGrazie mille per le belle parole, mi fa piacere essere riuscita a suscitare queste impressioni! A presto
RispondiEliminaAnche io sono una "trasferita" dalla casa natia a Bologna. Ma credo che per i siciliani sia davvero molto più difficile lasciare la propria terra. Perchè la Sicilia ti entra nel cuore già solo se la visiti da turista, non riesco ad immaginare cosa possa essere per un siculo. Hai la fortuna di vivere in un posto davvero magico. Per non parlare del cibo...da urlo :-)
RispondiEliminaAdoro le insalate di riso in generale, e il riso venere è uno dei miei preferiti insieme a quello rosso selvaggio. Davvero una bella proposta, colorata, saporita e leggera
Elena è un piacere riaverti tra le mie pagine..È vero, anch'io credo che per noi Siculi sia peggio soprattutto per il mare..d'altronde viviamo in un'isola e siamo abituati ad essere circondati dal mare..
RispondiEliminaUn abbraccio
Ho anch'io in questi giorni ritrovato la voglia di leggere la sera visto che in tv non c'è nulla di decente per i miei gusti.
RispondiEliminaBella anche la tua ricetta!!!
Ormai la tv è un tripudio di stupidaggini e offesa alla morale umana..un buon libro non tradisce mai!
EliminaGrazie ;)