La mia foto
Classe 1984. Di terra Siciliana, da poco riapprodata a Catania, dopo 8 anni vissuti tra Napoli e la Città Eterna., Ho la passione per le spezie e la lettura. Mamma Twins, ancora innamorata del loro papà. Non troverete solo piatti esclusivi e note pietanze ma anche riflessioni personali, rese libere di esprimersi.
Visualizzazione post con etichetta wurstel. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta wurstel. Mostra tutti i post

martedì 30 agosto 2011

Voglia di parmigiana in un torrido e silenzioso pomeriggio d'agosto, accompagnata dalla scoperta della Schira


-...A tratti si sentono voci e risate provenire dalla tromba delle scale. Sono gli amici, invitati alla festa, che stanno raggiungendo il quarto piano a piedi.
"Sentite. Io ho fame, anzi, adesso che ci penso, avrei pure sete. Cosa ne dite di aprire lo champagne?"
propone Luigi.
"Ma sei pazzo? Non possiamo arrivare a mani vuote!"
lo rimprovera Anna.
"Ma figurati se non capiscono. Siamo bloccati qui...il minimo che possiamo fare è passare il tempo bevendo qualcosa. E' ancora bello gelato! Carlo ci capirebbe e farebbe altrettanto".
"E poi non abbiamo neppure i bicchieri"
interviene Mara guardando i baffi di Luigi con leggero disgusto.
"Chi non vuole non beve, chi vuole, beve a collo"
ribatte Luigi con aria di sfida, lisciando proprio i baffi.
"Sentite...io avevo portato queste tartine e altre cose, vi va di assaggiarle?"
chiede Anna, conciliante.
"Molto volentieri, e voi assaggerete la mia torta salata e la mia meringata"
propone Mara.
"Ehi, voi due! Non eravate quelle che non volevano arrivare a mani vuote?"
 dice Luigi con aria canzonatoria.
"Bè non si può cambiare idea? E poi quando arriveremo noi, gli altri avranno già mangiato. Su, accomodatevi"
 li invita Anna raggiungendo Mara sul pavimento della cabina.
.......
...Alla fine si ritrovano tutti e quattro seduti a terra, a passarsi la bottiglia e ogni minuto che trascorre il tono delle voci si fa più alto.
Le donne hanno utilizzato buste di plastica e fazzolettini di carta per creare una specie di tovaglia, sulla quale hanno disposto prima le tartine e poi la torta. Non passa molto ed ecco che aprono anche la seconda bottiglia e iniziano a parlare con scioltezza e a ridere rumorosamente.
......
....Aprono anche l'ultimo vassoio e la terza bottiglia di vino.
"Assaggia, l'ho fatta io anche questa"
dice Mara porgendo una fetta di qualcosa a Luigi.
"Uhm..Buona. Cos'è?"
mugugna lui con la bocca piena.
"E' una sfoglia di caprino ed erbette di campo".
Federico sempre più immusonito, accosta la faccia al suo orecchio.
"Se non fai sempre la zoccola non sei contenta vero?"
"Vuoi lasciarmi in pace? Scusatelo, lui ha un grande difetto: è geloso...Io invece non sono gelosa di sua moglie!"
lo provoca.
"Lascia perdere mia moglie e smettila. Sei ubriaca! Scusatela, non regge l'alcool..."
"Io non reggo più te, non l'alcool"
 risponde pronta Mara.
Silenzio e imbarazzo generale.
Anna scopre un vassoio e lo mette in mezzo, per spezzare la tensione.
"Una volta si chiamavano tartine, adesso li chiamano finger food. Assaggiate...Quelli sono scodellini di pasta brisèe, con dentro crema di piselli e sopra scampi saltati in padella. In questi invece ci sono porri e cioccolato"
"Ma tu sei bravissima a cucinare"
 osserva Mara stupita.
.......
..."Confermo: Anna è bravissima e...anzichè finger-food, oggi nasce il lift-food. Cibo da ascensore! Lanceremo una nuova moda!"
annuncia Luigi sghignazzando.
Anna ride. "Assaggiate queste! Qui c'è un poco di guacamole e gamberetti, qui crema di lenticchie e una fettina di lardo".
"Ma una normale, con pane e salame, non c'è?"
brontola Federico, strizzando l'occhio.
"No, non c'è. Per avere quella devi andare da mammà"
sottolinea Mara.
.....

[...] "Piazza Gourmand"
di Roberta Schira
estrapolato dal V capitolo -"A che piano?"-



Apparentemente la preparazione, che stasera condividerò con tutti voi, sembra non aver molto a che fare con la mia prima lettura di un testo di Roberta Schira...Invece un torrido e silenzioso pomeriggio d'agosto ha visto protagonisti nella mia vita, tra le mura della mia nuova cucina, l'inaspettata unione di questi due eventi: la scoperta di questa interessante autrice e la voglia inconcepibile di mettermi davanti ai fornelli (nonostante i gradi superassero notevolmente i 30..) e per ore imbattermi nella preparazione di una tipica ricetta della mia Sicilia...appunto la parmigiana di melanzane!
Sapete, e per chi mi legge adesso per la prima volta lo rispiego.., che aderisco all'iniziativa "Libri vagabondi" di Elena indetto nel suo "Nella cucina di Ely". In questi giorni, grazie a questo progetto, ospito un libro della Schira "Piazza Gourmand" scelto con inconsapevole decisione..grazie al quale ho scoperto la scrittura di questa donna dalle varie attività, Roberta infatti oltre ad essere una scrittrice con ben 11 testi pubblicati, vanta un invidiabile curriculum di giornalista del Corriere della Sera, di insegnante, critica enogastronomica...e tanto altro ancora, come voi stessi potrete curiosare nel suo sito web (http://www.robertaschira.com/). Le pagine di questo libro mi hanno letteralmente rapita, inizialmente i racconti dei vari capitoli appaiono molto distanti uno dall'altro, sono piccole finestre negli spaccati di vita dei vari personaggi che pur essendo apparentemente lontani tra loro hanno in comune la vicinanza della propria dimora..uniti, inoltre, inevitabilmente dal legame al cibo in varie forme..alcune tra le più disparate..e impensabili, per cui la Schira inserisce spesso delle ricettine molto invitanti; al tempo stesso a tratti innovative e a volte della più antica tradizione culinaria.
Devo ancora completarne la lettura ma non ho resistito alla tentazione di parlarvene, condividendo un pezzetto di uno dei capitoli che più hanno coinvolto la mia attenzione!

Quindi come vi raccontavo; la lettura delle prime pagine di questo libro mi teneva compagnia durante la frittura di una cospicua quantità di melanzane destinate alla tanto pregustata, e al tempo stesso fotografata, PARMIGIANA.



INGREDIENTI

melanzane (qualità seta)
(quelle negli scatti finali sono puramente decorative)
salsa di pomodoro
uova sode
uovo
wurstel
formaggio a pasta filata
sottilette
ricotta salata
parmigiano
peperoncino in polvere


PREPARAZIONE

Ho fritto le melanzane precedentemente
tagliate a fette sottili e tenute in ammollo
 in acqua salata per 1 ora

Ho così creato un primo strato basilare di melanzane fritte
 in una teglia tonda dai bordi alti, evitando di lasciare degli spazi scoperti

Ho ricoperto l'intero strato con la salsa preparata precedentemente
(con aglio, basilico e olio evo)

Ho aggiunto il wurstel tagliato a fini rondelle 

Il formaggio a pasta filata, anch'esso a fettine sottili 

Ho inserito l'uovo sodo, tagliato con l'apposito utensile

Ho ricoperto con altra salsa di pomodoro,
creando un altro strato simile al primo, l'unica differenza consiste
 nell'aver impiegato la sottiletta anzichè il formaggio sopradescritto

Ho infine creato un ultimo strato simile ai precedenti

Richiudendo così la parmigiana con altre melanzane fritte, disposte uniformemente

Per la copertura finale ho unito il parmigiano con la ricotta salata, un uovo, altra salsa di pomodoro e peperoncino in polvere, amalgamando per bene gli ingredienti tra loro 

Ho subito inserito la teglia in forno preriscaldato a 200°,
lasciando cuocere la parmigiana per mezz'ora abbondante.

Qui appena sfornata....


....e infine finalmente pronta per essere degustata dopo il travolgente profumo che emanava durante la cottura..mentre continuavo ad immergermi nella lettura del libro citato inizialmente....






Ringrazio di cuore Armoni e Stefano per le melanzane che ci hanno regalato, impiegate in questa ricettina. Vengono dal loro orticello che coltivano esclusivamente per la loro famiglia e gli amici.....con un infinito amore!

mercoledì 18 maggio 2011

Stratificazione di rigatoni avvolti da un'insolita cremosità e un "libro vagabondo"



..."Pochi clienti sembrano aver scoperto, sulla strada piena di locali di Skanegatan, il nuovo ristorante Piccoli limoni gialli. Ed è un peccato. Qui si possono gustare piatti della cucina mediterranea non privi di ambizione"
Mano a mano che Agnes continuava a leggere i battiti del suo cuore aumentavano.
"Il ristorante si trova a un livello ribassato rispetto alla strada e i limoni sono il motivo dominante, dai grandi recipienti con gli agrumi disposti alle finestre fino alle pareti dipinte di un giallo intenso. L'atmosfera è piacevole e informale, a volte un pò troppo, ma il personale è simpatico e servizievole.
L'idea di base del Piccoli limoni gialli non è certo una novità. Di ristoranti con cucina mediterranea ne abbiamo visti parecchi a Stoccolma, fin dagli anni Ottanta, e servire crostacei, pesce e pollo conditi con aglio, olio d'oliva e erbe fresche non si può dire una rivoluzione."
Agnes si sentiva tesa. Fissava l'articolo così intensamente che gli occhi le facevano male quando sbatteva le palpebre.
"Eppure questo piccolo ristorante di quartiere è riuscito a infondere nuova vita a questo concetto gastronomico. Con una mescolanza di eccellenti prodotti, una giusta dose di fantasia e una solida competenza ai fornelli, i cuochi sono riusciti perfino a trasformare uno dei classici più bistrattati, la bruschetta - una semplice fetta di pane con aglio e pomodoro tritato -, in una festa per gli occhi e il palato.
"L'ispirazione viene soprattutto dall'Italia, con le ottime tagliatelle di pasta fresca con gli scampi e la salsa cremosa insaporita con lo zafferano. Tuttavia, si sente anche l'influenza di altri paesi del Mediterraneo. Per esempio, si possono gustare le piccole tapas spagnole con il formaggio manchego e le sardelle, oppure gli spiedini di tenera carne d'agnello, un piatto tipico della cucina magrebina, delicatamente insaporiti dal cumino e da un tocco rinfrescante di yogurt alla menta. I cuochi si sono lasciati ispirare anche dalla cucina asiatica: la Thailandia e il Giappone sono gli esponenti di spicco di questa nouvelle vogue orientale. Le delicate capesante, cotte a puntino, sono servite insieme a un'insalata fredda di pasta di riso con peperoncino, coriandolo fresco e semi di sesamo saltati, e si possono ordinare sia come antipasto che come primo: un perfetto esempio di cross-over culinario. Anche gli spiedini di carne con la salsa aromatica 'simil-satay' e le noci finemente tritate profumano di Asia e hanno un ottimo sapore.
"Il filetto di pollo al timo in casseruola, tagliato a fette e accompagnato da verdure di stagione arrostite, è un piatto molto conveniente. La zuppa di pesce con granchio e coda di rospo è una scelta più costosa, ma vale senza dubbio il suo prezzo. Tuttavia si potrebbero evitare i gamberetti, che non aggiungono nulla al piatto.
"Il tonno al rosmarino con il risotto di asparagi può essere un successo, ma questo pesce è difficile da cucinare e nemmeno i cuochi del Piccoli limoni gialli riescono sempre ad azzeccare la cottura.
"Anche i dolci sono studiati e preparati con cura. Il sorbetto di mango con l'anice è una combinazione sorprendentemente riuscita, così come la panna cotta con i lamponi. Il tiramisù della casa è cremoso al punto giusto e conserva distinto il sapore del marsala. Anche la crème brulée è un'ottima scelta. In generale si può dire che il ristorante punta su carte sicure. Non c'è nulla di sbagliato, se lo si fa bene. E questo si può certamente dire del Piccoli limoni gialli, un ristorante che ha tutte le caratteristiche per diventare un classico della ristorazione di Stoccolma"

[..] "Piccoli limoni gialli"
Kajsa Ingemarsson

Ho volutamente aperto questo post condividendo con voi alcune righe (ok..non sono "alcune" ma parecchie...) estrapolate dal romanzo sopracitato (quelle che mi hanno particolarmente emozionato..ma non stò qui a spiegarvene il motivo...leggete l'opera..lo capirete!) che ho avuto il piacere di leggere grazie all'iniziativa di Elena "Libri vagabondi" di cui potete avere maggiori delucidazioni cliccando sulla locandina:


Vi accenno brevemente che è un'adorabile "agenzia vagabonda" di libri; ovvero Elena ne ha messo alcuni dei suoi a disposizione così che possano viaggiare ed essere letti in giro per l'Italia, anzichè tenerli fermi a giacere nella sua libreria di casa. La settimana scorsa mi è pervenuto il primo testo (appunto "Piccoli limoni gialli") che ho letteralmente divorato perchè mi ha conquistata già dal primo capitolo, adesso stò per inviarlo ad una altra blogger di cui la stessa Elena mi ha comunicato l'indirizzo.

Dopo questa parentesi letteraria passo a mostrarvi il primo piatto che oggi ho ideato per il mio maritino, solo per lui..io ne ho semplicemente fatto un assagino..per via della linea che cerco di far tornare al suo posto ;)



INGREDIENTI
per 150 gr di rigatoni

cipolla -rossa di Tropea-
1 wurstel grande
1 pezzettino di salsiccia dolce
2 cucchiai di patè di olive nere taggiasche
3 cucchiai di panna a base vegetale (Gran Cucina)
1 peperoncino (Mondo Spezie)
pepe nero e bianco
prezzemolo q.b.
olio evo


PREPARAZIONE

Ho semplicemente soffritto la cipolla (tagliata molto finemente)
nell'olio evo con il peperoncino

Ho aggiunto il wurstel e la salsiccia a pezzettini 

Dopo averli lasciati cuocere per pochi minuti ho inserito il patè di olive

A fuoco spento ho aggiunto la panna e il prezzemolo tritato,
amalgamando energicamente 
 

Infine ho frullato grossolanamente con l'ausilio del minipimer

Nel contempo ho cotto la pasta (in un pentolino Illa)

Appena pronta (ben al dente) l'ho unita al condimento sopradescritto, rimestando per bene 

Ho servito con un'abbondante spolverata di pepe bianco e pepe nero.

ET VOILA
ancora una volta un primo piatto "Pensato, cotto & mangiato"


Il piattino impiegato è della linea finger food dell'azienda "Atmosfera Italiana"



Vi saluto con due novità che ho il piacere di comunicarvi:

Sono stata decretata PRIMO CLASSIFICATO nel contest di Pasticciona indetto nel suo
 "Vivo pasticciando.."


Ringrazio di cuore lei e il padre per aver giudicato le mie sfogliatine con tale apprezzamento!!!


Inoltre in questi giorni ben due amiche blogger mi hanno inviato un'altra tipologia di "premio", questo


Dovrei girarlo ad altre 15 persone e confessarvi 7 aspetti della mia vita che mi caratterizzano ma il post di oggi è già molto lungo...quindi rimando tutto alla prossima ringraziando di cuore Patatina di "Le ricette in cucina di patatina" e Cranberry di "Cappuccino & Cornetto

sabato 30 aprile 2011

Tradizione e innovazione nel sapore di 2 PIZZE, legate tra loro solo dall'impasto...



Sono tante le preparazioni tipiche di mia madre che spesso al solo pensiero mi riconducono giù, in Sicilia, a casa..Si, perchè la loro sarà sempre la MIA CASA..La pizza che appunto fa lei è una di quelle pietanze che smuove in me tanta nostalgia..quando i miei sono stati qui da noi per la festività pasquale ne ho approfittato per preparare insieme a mia madre il suo tipico impasto per la pizza e poi ci siamo divertite a condirne ognuno la propria, insieme nello stesso tavolo da lavoro, è stato davvero una bella serata, insieme..da sole a condividire quella che è la mia grande passione: la cucina! La sua pizza ha dei forti richiami tradizionali e conosciuti..la mia invece è decisamente del tutto innovativa..seguitemi giù ;)


INGREDIENTI
per l'impasto

500 gr farina tipo Manitoba (Molino Chiavazza)
250 ml di acqua tiepida
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaio colmo di olio evo
1 presa di sale

I PIZZA

1 cipollotto
1 scatola di pomodoro a pezzettoni
una manciata di olive nere
1 wurstel di suino grande
5 patate
2 fettine di Emmental (Inalpi)
pepe nero Tellicherry (Mondo Spezie)
sale
zucchero
origano
olio evo


II PIZZA

1 cipollotto
1 cucchiaio di Crema di Pecorino con Tartufi Estivi (Magnatum Club)
150 gr di funghi champignon
4 patate
1 cucchiaino di erba cipollina (Mondo Spezie)
peperoncino in polvere
4 fettine di Emmental (Inalpi)
sale
olio evo


PREPARAZIONE

Abbiamo sciolto il lievito in un bicchiere con dell'acqua tiepida, abbiamo poi versato tutti gli ingredienti nell'impastatore (graditissimo regalo dello scorso Natale del mio maritino) e lo abbiamo azionato

Abbiamo lasciato riposare il panetto ottenuto per 30 min, all'interno
del forno preriscaldato a 50° e poi spento 

Questo il momento più bello, ho estratto la pasta ormai ben lievitata come ben vedete in foto..e l'ho impastata nuovamente per pochi minuti, perchè non resisto dal lasciar sprofondare le mie mani in un morbidissimo panetto appena lievitato!

Lo abbiamo poi diviso a metà, vi mostro i due diversi condimenti, il primo quello di mamma:

Ha rivestito la teglia con la carta forno, versandovi sopra dell'olio evo, poi vi ha distribuito la sua metà di pasta, allargandola fin che poteva

Ha versato il pomodoro salandolo (anche con un pizzico di zucchero)

Poi ha inserito tutti gli altri ingredienti, per ultime le patate (tagliate con l'ausilio della mandolina)
Per ultimo una consistente irrorata d'olio evo

Questa la mia!

Ho steso allo stesso modo la pasta nella teglia con carta forno unta, ho distribuito il cipollotto, la crema di pecorino e 2 fettine di Emmental

 Infine ho aggiunto nell'ordine: i funghi tagliati finemente, le spezie, le patate e poco sale

Anche in questa alla fine ho distribuito un generoso filo d'olio evo, pochi secondi prima di ultimarne la cottura ho inserito altre 2 fettine di Emmental nella superficie.

Le abbiamo infornate entrambe in forno preriscaldato a 200° per quasi un'ora.

Non sono riuscita a scattare delle belle foto come desideravo..tutti gli altri sono poi giunti e non mi hanno dato il tempo di dedicarmi al "foto time", quelle che vi mostro sono le poche che sono riuscite a rubare!




Con queste pizze partecipo con molto piacere ai seguenti contest:

al primo indetto dal blog dell'Azienda "Molino Chiavazza"


e a quello di "Le ricette di Elisina"



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...