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Classe 1984. Di terra Siciliana, da poco riapprodata a Catania, dopo 8 anni vissuti tra Napoli e la Città Eterna., Ho la passione per le spezie e la lettura. Mamma Twins, ancora innamorata del loro papà. Non troverete solo piatti esclusivi e note pietanze ma anche riflessioni personali, rese libere di esprimersi.
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sabato 13 aprile 2013

Inspiration Nigella: Carnaroli al Nero di Seppia & Zenzero


Da qualche settimana utilizziamo anche noi il servizio di Sky, quindi, inutile ammetterlo,  quando -di rado- riesco a concedermi un po' di tempo libero per seguire la tv, faccio scorpacciate di "Gambero Rosso".
Ho così scoperto una grande ammirazione verso Nigella Lawson, che chiunque milita nell'ambiente culinario conosce quindi vi risparmio inutili encomi.. Forse, ad oggi, ero tra le pochissime ad averne solo sentito parlare.. e a non averne mai seguito alcuna preparazione! Di certo mi stò rifacendo per bene, adoro la palese spontaneità che la pervade nello spiegare i suoi passo passo, la semplicità con cui ammette di godere del cibo e del condividerlo con amici e parenti e in particolar modo il suo impiego delle spezie, si, quest'ultimo aspetto sopra ad ogni altro! Che dire poi degli "assaggi notturni" NO COMMENT ;)
In questi giorni in cui mamma è venuta a trovarci, sono riuscita a seguirla ben poco perché la maggior parte del mio tempo è stata interamente dedicata a LEI.. ma l'unica puntata del suo "Nigella Kitchen" che siamo riuscite a sbirciare insieme, mi ha comunque incantata per la preparazione che ha eseguito di un risotto al nero di seppia.
Djambo ci teneva piuttosto distratte, come di consueto, con i suoi 5 mesi di vita e un'infinita vitalità tipica di un jack russel, quindi non ho avuto neanche il pensiero di registrare l'episodio o di riportarlo indietro per rivederlo.. Ricordo solo l'aspetto finale del suo risotto al nero e il senso d'appagamento che provava all'assaggio che ha proprio oltrepassato lo schermo della tv. L'indomani io e mamma ci siamo ritrovare davanti al bancone del pesce, chiedendo quasi all'unisono .."una grossa seppia, grazie!.." e pregustavo già la spezia da abbinarvi!
 
 
 
INGREDIENTI
per 3 persone
 
300 gr riso Carnaroli (Gli Aironi)
 1 seppia da 800 gr circa (con relativa sacca di nero)
1/2 cipolla dorata
 3 spicchi d'aglio
2 bicchieri di vino rosso
3 dado vegetale
 50 gr burro
40 gr parmigiano
olio evo
peperoncino
pepe nero
zenzero in polvere
prezzemolo
 
 
PREPARAZIONE
 
Ripulire per bene la seppia, privandola della sua sacca (vi basta riporla in una tazzina da caffè). In una pentola soffriggere a fuoco lento la cipolla e l'aglio (tritati molto finemente) con l'olio evo. Inserirvi quindi la seppia tagliata in piccoli pezzi, cuocere a fuoco lento, poi sistemare di sale, pepe nero, peperoncino e sfumare con il vino rosso (a fiamma alta).
In una pentola portare ad ebollizione l'acqua, inserendovi un dado e alla fine la sacca di nero della seppia sopracitata.
In un'altra pentola, di grande capienza, procedere con la preparazione del riso: soffriggere la cipolla e l'aglio insieme (tritati molto finemente) con l'olio evo e il burro, ai quali aggiungerete anche abbondante zenzero e peperoncino. Quando è tutto ben dorato inserire il riso, tostarlo con un bicchiere di vino e procedere con la classica cottura per assorbimento del brodo ben caldo.
Infine unire la seppia precedentemente cucinata (lasciandone dei pezzetti da parte per decorazione finale).
La preparazione sarà del tutto ultimata con la mantecatura del riso, a fiamma ormai spenta, con burro morbido, parmigiano e il trito di prezzemolo.
Attendere, almeno, 10 minuti con la pentola di cottura del riso richiusa dal suo coperchio, dopodiché servirlo accompagnato dai pezzetti di seppia tenuti da parte e un bel ciuffo di prezzemolo fresco!
 
 

martedì 30 agosto 2011

Voglia di parmigiana in un torrido e silenzioso pomeriggio d'agosto, accompagnata dalla scoperta della Schira


-...A tratti si sentono voci e risate provenire dalla tromba delle scale. Sono gli amici, invitati alla festa, che stanno raggiungendo il quarto piano a piedi.
"Sentite. Io ho fame, anzi, adesso che ci penso, avrei pure sete. Cosa ne dite di aprire lo champagne?"
propone Luigi.
"Ma sei pazzo? Non possiamo arrivare a mani vuote!"
lo rimprovera Anna.
"Ma figurati se non capiscono. Siamo bloccati qui...il minimo che possiamo fare è passare il tempo bevendo qualcosa. E' ancora bello gelato! Carlo ci capirebbe e farebbe altrettanto".
"E poi non abbiamo neppure i bicchieri"
interviene Mara guardando i baffi di Luigi con leggero disgusto.
"Chi non vuole non beve, chi vuole, beve a collo"
ribatte Luigi con aria di sfida, lisciando proprio i baffi.
"Sentite...io avevo portato queste tartine e altre cose, vi va di assaggiarle?"
chiede Anna, conciliante.
"Molto volentieri, e voi assaggerete la mia torta salata e la mia meringata"
propone Mara.
"Ehi, voi due! Non eravate quelle che non volevano arrivare a mani vuote?"
 dice Luigi con aria canzonatoria.
"Bè non si può cambiare idea? E poi quando arriveremo noi, gli altri avranno già mangiato. Su, accomodatevi"
 li invita Anna raggiungendo Mara sul pavimento della cabina.
.......
...Alla fine si ritrovano tutti e quattro seduti a terra, a passarsi la bottiglia e ogni minuto che trascorre il tono delle voci si fa più alto.
Le donne hanno utilizzato buste di plastica e fazzolettini di carta per creare una specie di tovaglia, sulla quale hanno disposto prima le tartine e poi la torta. Non passa molto ed ecco che aprono anche la seconda bottiglia e iniziano a parlare con scioltezza e a ridere rumorosamente.
......
....Aprono anche l'ultimo vassoio e la terza bottiglia di vino.
"Assaggia, l'ho fatta io anche questa"
dice Mara porgendo una fetta di qualcosa a Luigi.
"Uhm..Buona. Cos'è?"
mugugna lui con la bocca piena.
"E' una sfoglia di caprino ed erbette di campo".
Federico sempre più immusonito, accosta la faccia al suo orecchio.
"Se non fai sempre la zoccola non sei contenta vero?"
"Vuoi lasciarmi in pace? Scusatelo, lui ha un grande difetto: è geloso...Io invece non sono gelosa di sua moglie!"
lo provoca.
"Lascia perdere mia moglie e smettila. Sei ubriaca! Scusatela, non regge l'alcool..."
"Io non reggo più te, non l'alcool"
 risponde pronta Mara.
Silenzio e imbarazzo generale.
Anna scopre un vassoio e lo mette in mezzo, per spezzare la tensione.
"Una volta si chiamavano tartine, adesso li chiamano finger food. Assaggiate...Quelli sono scodellini di pasta brisèe, con dentro crema di piselli e sopra scampi saltati in padella. In questi invece ci sono porri e cioccolato"
"Ma tu sei bravissima a cucinare"
 osserva Mara stupita.
.......
..."Confermo: Anna è bravissima e...anzichè finger-food, oggi nasce il lift-food. Cibo da ascensore! Lanceremo una nuova moda!"
annuncia Luigi sghignazzando.
Anna ride. "Assaggiate queste! Qui c'è un poco di guacamole e gamberetti, qui crema di lenticchie e una fettina di lardo".
"Ma una normale, con pane e salame, non c'è?"
brontola Federico, strizzando l'occhio.
"No, non c'è. Per avere quella devi andare da mammà"
sottolinea Mara.
.....

[...] "Piazza Gourmand"
di Roberta Schira
estrapolato dal V capitolo -"A che piano?"-



Apparentemente la preparazione, che stasera condividerò con tutti voi, sembra non aver molto a che fare con la mia prima lettura di un testo di Roberta Schira...Invece un torrido e silenzioso pomeriggio d'agosto ha visto protagonisti nella mia vita, tra le mura della mia nuova cucina, l'inaspettata unione di questi due eventi: la scoperta di questa interessante autrice e la voglia inconcepibile di mettermi davanti ai fornelli (nonostante i gradi superassero notevolmente i 30..) e per ore imbattermi nella preparazione di una tipica ricetta della mia Sicilia...appunto la parmigiana di melanzane!
Sapete, e per chi mi legge adesso per la prima volta lo rispiego.., che aderisco all'iniziativa "Libri vagabondi" di Elena indetto nel suo "Nella cucina di Ely". In questi giorni, grazie a questo progetto, ospito un libro della Schira "Piazza Gourmand" scelto con inconsapevole decisione..grazie al quale ho scoperto la scrittura di questa donna dalle varie attività, Roberta infatti oltre ad essere una scrittrice con ben 11 testi pubblicati, vanta un invidiabile curriculum di giornalista del Corriere della Sera, di insegnante, critica enogastronomica...e tanto altro ancora, come voi stessi potrete curiosare nel suo sito web (http://www.robertaschira.com/). Le pagine di questo libro mi hanno letteralmente rapita, inizialmente i racconti dei vari capitoli appaiono molto distanti uno dall'altro, sono piccole finestre negli spaccati di vita dei vari personaggi che pur essendo apparentemente lontani tra loro hanno in comune la vicinanza della propria dimora..uniti, inoltre, inevitabilmente dal legame al cibo in varie forme..alcune tra le più disparate..e impensabili, per cui la Schira inserisce spesso delle ricettine molto invitanti; al tempo stesso a tratti innovative e a volte della più antica tradizione culinaria.
Devo ancora completarne la lettura ma non ho resistito alla tentazione di parlarvene, condividendo un pezzetto di uno dei capitoli che più hanno coinvolto la mia attenzione!

Quindi come vi raccontavo; la lettura delle prime pagine di questo libro mi teneva compagnia durante la frittura di una cospicua quantità di melanzane destinate alla tanto pregustata, e al tempo stesso fotografata, PARMIGIANA.



INGREDIENTI

melanzane (qualità seta)
(quelle negli scatti finali sono puramente decorative)
salsa di pomodoro
uova sode
uovo
wurstel
formaggio a pasta filata
sottilette
ricotta salata
parmigiano
peperoncino in polvere


PREPARAZIONE

Ho fritto le melanzane precedentemente
tagliate a fette sottili e tenute in ammollo
 in acqua salata per 1 ora

Ho così creato un primo strato basilare di melanzane fritte
 in una teglia tonda dai bordi alti, evitando di lasciare degli spazi scoperti

Ho ricoperto l'intero strato con la salsa preparata precedentemente
(con aglio, basilico e olio evo)

Ho aggiunto il wurstel tagliato a fini rondelle 

Il formaggio a pasta filata, anch'esso a fettine sottili 

Ho inserito l'uovo sodo, tagliato con l'apposito utensile

Ho ricoperto con altra salsa di pomodoro,
creando un altro strato simile al primo, l'unica differenza consiste
 nell'aver impiegato la sottiletta anzichè il formaggio sopradescritto

Ho infine creato un ultimo strato simile ai precedenti

Richiudendo così la parmigiana con altre melanzane fritte, disposte uniformemente

Per la copertura finale ho unito il parmigiano con la ricotta salata, un uovo, altra salsa di pomodoro e peperoncino in polvere, amalgamando per bene gli ingredienti tra loro 

Ho subito inserito la teglia in forno preriscaldato a 200°,
lasciando cuocere la parmigiana per mezz'ora abbondante.

Qui appena sfornata....


....e infine finalmente pronta per essere degustata dopo il travolgente profumo che emanava durante la cottura..mentre continuavo ad immergermi nella lettura del libro citato inizialmente....






Ringrazio di cuore Armoni e Stefano per le melanzane che ci hanno regalato, impiegate in questa ricettina. Vengono dal loro orticello che coltivano esclusivamente per la loro famiglia e gli amici.....con un infinito amore!

martedì 12 aprile 2011

Zucca, pancetta steccata & funghi champignon si lasciano trasportare da un risottino mantecato al mascarpone



Qualche giorno fa ho ricevuto un pezzo di -pancetta piacentina steccata dop- da più di 1 Kg di peso
inviatami da "Tentazioni di gola", azienda sita nel modenese a cui la famiglia Giacobazzi ha dato vita ben 30 anni fa, e che tutt'oggi ha come unico obiettivo quello di proporre ai suoi clienti dei prodotti che si distinguono per la loro genuinità, dovuta ad un'accurata selezione.
Vi riporto la descrizione della stessa Azienda sul prodotto che è stato uno dei protagonisti del mio risotto:
"La Pancetta Piacentina DOP (Di Origine Protetta), salume tipico Emiliano, si ricava dalla pancia del maiale e viene prodotta dalle migliori carni provenienti da allevamenti del nord Italia. La Pancetta Piacentina Steccata viene arrotolata e fatta stagionare tra due stecche di legno, metodo antico che evita le possibili infiltrazioni d’aria. La stagionatura dona a questo salume una forma rotondeggiante allungata che la distingue da quella arrotolata o stesa. Il marchio DOP, Di Origine Protetta, è un riconoscimento concesso a livello europeo, a protezione e valorizzazione dei prodotti tipici. Tale certificazione viene rilasciata a quei prodotti per i quali tutto il processo produttivo, compreso l’approvvigionamento della materia prima, avviene in un'area geografica delimitata."

Ho quindi ponderato con molta calma la prima ricettina da fare impiegando questo goloso salume, infine mentre ero al supermercato ho acquistato un bel pezzo di zucca pregustando questo risottino...


INGREDIENTI
per 200 gr di riso

1/2 scalogno
2 cucchiani di burro con salvia (Cascina San Cassiano)
olio evo
peperoncino e pepe nero Tellicherry (Mondo Spezie)
4 fettine di pancetta steccata (Tentazioni di gola)
1 dado vegetale
1 dado ai funghi porcini
50 gr funghi champignon
1 ramettino di rosmarino
mezzo bicchierino da caffè di vino rosso
30 gr parmigiano grattugiato
100 gr mascarpone
prezzemolo q.b.


PREPARAZIONE
Ho soffritto lo scalogno (tagliato finemente) nell'olio evo,
con il burro con salvia, il peperoncino ed il rosmarino

Dopodichè ho inserito la pancetta tagliata a pezzettini
(compresi dei pezzi di cotenna che la rivestono esternamente,
così da aromatizzare maggiormente)

Successivamente ho aggiunto la zucca a cubetti, previamente lessata in microonde

Dopo poco ho inserito anche i funghi (tagliati molto finemente)
ed il dado ai funghi porcini

Quando tutti gli ingredienti si sono cotti ho eliminato
 i pezzi di cotenna ed ho inserito il riso

Ho tostato per bene il riso, sfumandolo con il vino

Nel contempo avevo già preparato il brodo con il dado vegetale, così ho proseguito con la classica cottura del risotto, bagnandolo con il brodo caldo man mano che lo assorbiva

Ho aggiunto il pepe nero

Questo il risottino prima di effettuare la mantecatura con il mascarpone, il parmigiano ed il prezzemolo
(che sono solita fare a fiamma spenta)

Ho richiuso la pentola per 10 minuti dopo i quali ho portato in tavola
 questa goduria che rimangerei anche adesso....

ET VOILA
con un'immancabile aggiunta di prezzemolo fresco ;)



P.S.: per la cottura di questo risotto e del brodo vegetale ho impiegato pentole "Illa"

Con questo risottino partecipo al contest
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